CaselloSud nuova Portafano



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CRONOLOGIA EVENTI:

- Considerazioni generali sulla questione ad opera dell'arch. Massimo Laperna (06-10-2009)

- FINALMENTE IL NUOVO STUDIO DI FATTIBILITA' SUL CASELLO A S.VENERANDA. ORA CI SONO ELEMENTI SU CUI DISCUTERE. . . (23-08-2009)

- IL SINDACO METTE LE MANI AVANTI E AFFERMA CHE IL CASELLO NON E' UNA PRIORITA' (14-11-2008)

- IMPRATICABILE STRADA DEI CACCIATORI; RIMANE POSSIBILE SOLO L'IPOTESI S.VENERANDA. A giorni il parere tecnico del Cons. Sup. Lavori Pubblici(25-02-2008)

- SOC.AUTOSTRADE CHIEDE TEMPO E RINVIA L’INCONTRO CON IL COMUNE. ANAS SPINGE SU S.VENERANDA(10-12-2007)

- RINVIO SCELTA DEFINITIVA A FINE NOVEMBRE (14-11-2007)

- PROGETTI SOCIETA' AUTOSTRADE (1-11-2007)

- LA PROPOSTA DEL COMUNE (10-10-2007)



SANTA VENERANDA

OPERA ACCESSORIA


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IL PERCHE' DEL BLOG.

Siamo un gruppo di cittadini che si è posto l’obbiettivo di sensibilizzare le istituzioni politiche e l’opinione pubblica circa la questione relativa alla costruzione del secondo casello autostradale della città di Pesaro. La presente iniziativa trova fondamento nella convinzione che il principale problema da affrontare per la nostra città dal punto di vista viario sia attualmente il congestionamento della SS16 nel tratto che interessa e collega le città di Pesaro e Fano e che, già oggi più che evidente, appare destinato ad incrementarsi con il passare del tempo in mancanza di una seria politica diretta ad individuare concretamente soluzioni alternative.

Per contributi e idee dicci la tua all'indirizzo internet
nuovocasellopesaro@libero.it
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LA QUESTIONE IN GENERALE

Partendo dai presupposti di cui sopra siamo convinti che, attualmente, l’unica alternativa possibile alla SS16 sia l’utilizzo dell’autostrada A14 con funzione di tangenziale tra le città di Pesaro e Fano e che proprio la costruzione del secondo casello per la città di Pesaro sia il presupposto indispensabile perché ciò avvenga.

A nostro parere, infatti, per rendere conveniente e accessibile l’utilizzo della A14 in alternativa alla SS16 è necessario costruire un secondo accesso autostradale per la città di Pesaro da posizionarsi a sud dell’attuale casello di Pesaro-Urbino in modo che un secondo casello di Pesaro ed un secondo casello a Fano (zona Fenile), avvicinati rispetto agli attuali, possano rendere appetibile tale scelta per i cittadini di Pesaro e Fano.

Secondo noi,infatti, per i pesaresi diretti a Fano e i fanesi diretti a Pesaro (senza contare i nostri concittadini della parte sud e centro della città che per entrare in autostrada con direzione sud la imboccano quotidianamente a Fano dopo avere percorso la SS16) sarebbe certamente più conveniente e comodo l’utilizzo della A14 direttamente da e per Pesaro pagando una tariffa di qualche decina di centesimi ma risparmiando 30 minuti di tempo e viaggiando con maggiore sicurezza grazie alla creazione della terza corsia autostradale.

Si avrebbe in tal modo una tangenziale-autostrada Fano –Pesaro con 4 uscite (2 per città) posizionate a circa 5 Km l’una dall’altra che permetterebbero di uscire comodamente a Pesaro Centro (o Pesaro Sud) per raggiungere in pochi istanti il centro-sud di Pesaro nonché a Pesaro-Urbino a chi deve raggiungere la parte nord della città (compresa Zona industriale- Commerciale nonché Palas-Stadio nuovo).

Attualmente, infatti, non può negarsi il fatto che il casello autostradale di Pesaro-Urbino risulti posizionato troppo a nord della nostra città e troppo lontano (Km 17 ) dal casello di Fano lasciando assolutamente priva di accesso la parte sud della città che non troverebbe certo nel solo casello di Fano Nord (Fenile) uno sbocco naturale dato che dovrebbe comunque percorrere la SS 16 per poi raggiungere il nuovo casello fanese dato che non c’è collegamento tra l’interquartieri pesarese e la zona del Fenile.

In tal contesto si rende dunque necessario intavolare un dibattito costruttivo per la città, trasversale politicamente, che attraverso un serio studio tecnico preliminare da realizzarsi in tempi brevi, sia in grado di acquisire elementi di valutazione oggettiva che possano evidenziare la migliore locazione, tra quelle possibilli, per il secondo casello pesarese.

Per quanto riguarda le ipotesi attualmente oggetto di dibattito la collocazione che sembra, a nostro parere, più ragionevole appare essere quella di posizionare il nuovo casello all’altezza di Via Solferino (Pesaro Centro) così come proposto dalla Società Autostrade (che finanzierebbe in toto il progetto) senza, comunque, escludere l’ipotesi di costruire un casello a Santa Veneranda (Pesaro Sud) qualora le valutazioni tecniche e le indagini sui flussi di traffico ne dovessero confermare la convenienza e la realizzabilità tecnica.

La cosa importane è che, comunque, si decida la realizzazione di una ulteriore uscita a sud dell’attuale casello che permetta concretamente, ai cittadini di Pesaro e Fano, l’utilizzo dell’A 14 come alternativa alla SS16.

PROPOSTE ALTERNATIVE

Per ciò che concerne, infine, l’ipotesi di costruire una strada complanare Pesaro-Fano alternativa alla SS16 che scorra parallelamente all’autostrada tale ipotesi appare chiaramente irrealistica ad per l’evidente fatto che non ci sono i finanziamenti per edificarla (si stimano necessari 400 Milioni di €) ed altresì perchè manca qualsivoglia progetto che ne individui il percorso eventuale ed ancora, non certo per ordine di importanza, perché la costruzione di tal imponente infrastruttura danneggerebbe pesantemente l’ambiente e il paesaggio interessato.

Non si capisce perché si dovrebbe rinunciare ad utilizzare il previsto ampliamento della A14 e la possibilità di utilizzarla come alternativa alla SS16 solo costruendo un nuovo casello autostradale, tra l’altro previsto a spese della Società Autostrade, per sostenere la costruzione di una complanare che, se costruita e nelle migliori delle ipotesi, non sarebbe completata prima di 20-30 anni (vedasi tempi Fano-Grosseto).

Per quanto riguarda l'ipotesi prevista dal nuovo PRG (che individua un nuovo casello all'altezza di Strada dei Cacciatori posizionato sulla "nuova Montelabbatese" che diramandosi da Strada delle Regioni dovrebbe raggiungere Largo Ascoli piceno e quindi collegarsi con via Milano dando vita ad un nuovo asse di penetrazione verso il centro della città) si rendono necessarie a nostro modesto avviso le seguenti riflessioni.
In primis andrebbe verificata in modo chiaro la disponibilità di Società Autostrade a costruire il secondo casello pesarese ad una distanza di meno di 2 km da quello attuale perchè se , come sembra, la società autostrade non fosse disponibile non avrebbe senso sostenere una proposta che avrebbe come conseguenza pratica la rinuncia al secondo casello.
Una volta verificata l'effettiva fattibilità del casello così come previsto dal PRG attuale, cosa decisiva, andrebbe a nostro parere verificata la capacità dello stesso di sottrarre traffico dalla statale 16 convogliandolo sulla A 14 cosa possibile solo nel caso in cui il nuovo casello fosse adeguatamente collegato anche alla parte centro sud della città. Se così non fosse, sarebbe più logico dover pensare ad un casello posizionato più a Sud (via Solferino, S.Veneranda o altre ipotesi) che meglio risponda a questa esigenza.


L'unica cosa che speriamo non accada è che la città di Pesaro si ritrovi con una autostrada a 3 corsie che la attraversa senza avere ottenuto nè l'arretramento dell'autostrada, nè la complanare e neppure un secondo casello!


Appare infatti incomprensibile che una città di 100 000 abitanti si trovi attraversata dall'autostrada per 10 Km senza avere neppure un accesso a Sud. Anche perchè ciò vorrebbe dire limitarsi a subire sia gli invasivi lavori di ampliamento, sia l'aumento di inquinamento in città senza nessun vantaggio pratico per i pesaresi tutti.

Tanto sopra premesso ed esposto, a nostro modesto parere, è necessario valutare attentamente e scrupolosamente, anche attraverso un approfondito studio di fattibilità, l’opportunità di costruire un secondo casello per Pesaro (Via Solferino, Santa Veneranda o altro punto se più conveniente per gli interessi della città) perché decisioni come questa non capitano tutti i giorni e sono certamente strategiche per la città intera in quanto in grado di incidere non poco sulla mobilità, sulle abitudini e in particolare sulla qualità della vita dei cittadini (mobilità-traffico-inquinamento).

Solo in tal modo potranno tutelarsi efficacemente gli interessi della città tutta evitando decisioni affrettate potenzialmente negative per il futuro.