CaselloSud nuova Portafano

INFORMAZIONI REFERENDUM

REFERENDUM CONSULTIVO SUL 2° CASELLO: PRIMO PASSO COMPIUTO

Lunedì 19 ottobre 2009 sono state depositate in Comune le 227 firme raccolte dai promotori a sostegno della richiesta del referendum consultivo avente per oggetto la costruzione del secondo casello autostradale della città di Pesaro, ulteriore e posizionato a sud rispetto a quello già esistente in zona Campanara.
Entro 10 giorni dal deposito le firme dovrebbero essere consegnate dal Sindaco al comitato di garanzia che entro 30 giorni dovrà poi esprimersi sull’ammissibilità dei quesiti. Tale ultimo passaggio potrebbe slittare di qualche settimana perché il Consiglio Comunale non ha ancora nominato il comitato di garanzia che, a questo punto, molto probabilmente non si riunirà prima di due settimane.
Provvederemo ad aggiornarvi sull’evolversi della situazione cogliendo altresì l’occasione per ringraziare tutti i cittadini che hanno sottoscritto la richiesta di presentazione dei quesiti.
Chiunque voglia partecipare attivamente alla raccolta delle firme o, comunque, volesse aderire al comitato favorevole alla costruzione del secondo casello pesarese potrà comunicare la sua disponibilità inviando una e-mail all’indirizzo nuovocasellopesaro@libero.it.
Sarà nostra cura rispondere appena possibile.

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PERCHE’ E’ NECESSARIO IL REFERENDUM CONSULTIVO

Scopo del referendum è quello di sapere se la città è favorevole o meno alla costruzione di un secondo casello ulteriore e a sud di quello esistente ed, in particolare, se la città è favorevole o meno alla costruzione del secondo casello pesarese nei pressi di S.veneranda dato che, lo si evidenzia, il progetto del casello a S.Veneranda è attualmente l’unico percorribile tecnicamente nonché l’unico progetto presentato (e finanziato) da Soc. Autostrade quale opera compensativa prevista per il Comune di Pesaro (assieme alla bretella montelabbattese-urbinate)
Il motivo per il quale ci si è decisi a proporre un referendum consultivo è rappresentato dal fatto lampante che la città di Pesaro è ormai l’unica città marchigiana a non avere ancora deciso se volere o meno il secondo casello autostradale nonché quali opere accessorie richiedere a titolo opere di compensazione ai lavori di ampliamento dell’autostrada A14 che sono in via di attivazione e che interesseranno il tratto cittadino (circa 7Km) per almeno 3 anni fino al 2013.
In questo contesto, il rischio che sembra concretamente profilarsi è che, in conseguenza dell’inerzia e della superficialità con la quale l’attuale classe politica Pesarese ha affrontato la questione, la ns. città rimanga assurdamente penalizzata dall’ampliamento della A14 dalla quale rischia di ottenere solo anni di lavori invasivi dal punto di vista paesaggistico nonnhé l’aumento di inquinamento acustico ed ambientale dovuto all’aumento di traffico che seguirà alla costruzione della terza corsia (che si presume passera dagli attuali 75000 mezzi giornalieri a 130000 nell’arco dei prossimi 10 anni) senza ottenere vantaggio alcuno.
Nonostante siano passati più di 2 anni da quando i progetti di soc. autostrade sono stati resi noti, infatti, la ns. amministrazione ha fallito, per inconcludenza e mancanza di una linea unica da sostenere con forza e tempestività davanti a Soc. Autostrade, sia la possibilità di ottenere l’arretramento dell’autostrada, sia la possibilità di ottenere una strada complanare che unica Pesaro e Fano ed è tuttora incerta sulla necessità di ottenere un secondo casello autostradale.
Nonostante sia evidente a tutti coloro che vogliano affrontare con serietà il problema come una città prossima ai 100.000 abitanti come Pesaro non possa essere servita efficacemente dall’attuale casello posizionato troppo a nord e mal collegato alla parte centro-sud della città, e come il problema viario più evidente sia ormai da decenni il collegamento Pesaro-Fano che non ha alternative alla SS16 ormai al collasso e vera spina nel fianco per l’inquinamento della città che taglia praticamente in 2 per tutta la sua estensione, l’attuale giunta pesarese non ha ancora deciso se costruire il casello e tanto meno non ha ancora individuato le opere accessorie da richiedere a Soc. Autostrade in aggiunta al casello di S.Veneranda.
Infatti, nonostante Soc. Autostrade abbia evidenziato come le alternative al casello di S.Veneranda non siano tecnicamente fattibili, l’attuale maggioranza sostiene ancora il casello in Via dei Cacciatori (distante appena 2 Km da quello attuale e troppo vicino all’area di servizio Foglia rispetto alla quale non ha le distanze necessarie previste per legge dalle rampe di entrata ed uscita dall’area di servizio) mentre l’opposizione sembra schierata convinta sul progetto presentato da Soc. Autostrade per Via Solferino che, lo si ripete, è tecnicamente irrealizzabile perché anch’esso troppo vicino alla stazione di servizio Foglia (appena 300 metri) ed altresì incompatibile con l’attuale tracciato dell’interquartieri sul quale si sovrapporrebbe con le rampe di uscita ed entrata.
Per questi motivi riteniamo che sia necessario chiamare la città a pronunciarsi sull’unica ipotesi percorribile che, attualmente, è quella di S.Veneranda.
In questo contesto riteniamo altresì necessario che la nostra classe politica si faccia portatrice di una voce unica diretta ad ottenere, assieme al casello, anche ulteriori opere accessorie allo stesso che si rendono necessarie per salvaguardare, compatibilmente con gli interessi dei cittadini tutti, la vivibilità delle zone interessate dai lavori e delle zone che subiranno il maggior impatto di traffico conseguente alla costruzione del nuovo casello i cui abitanti appaiono essere comprensibilmente preoccupati e legittimamente chiedono di essere tutelati.
Per evitare, dunque, che l’inerzia e l’incapacità della politica, troppe volte condizionata da interessi particolari e da logiche di potere lontane dai cittadini, possa nel concreto pregiudicare gli interessi veri della città riteniamo che sia doveroso chiamare la cittadinanza tutta a pronunciarsi su di una questione importantissima e storica per la viabilità cittadina che potrà condizionare il livello di vita della città tutta per i prossimi decenni.
Sebbene sia comunque compito ultimo quello degli amministratori eletti dai cittadini prendere le decisioni ultime in nome degli stessi, riteniamo che il risultato di un referendum, sebbene a carattere consultivo e quindi non vincolante, non potrà che aiutare gli amministratori a prendere tempestivamente ed efficacemente le decisioni migliori per la città, decisioni prese troppe volte senza avere la reale cognizione di quello che la gente vuole e necessita.