CaselloSud nuova Portafano

Il sindaco afferma "IL SECONDO CASELLO NON È PIÙ UNA PRIORITÀ"

MENTRE PROCEDE L'ITER PER LA TERZA CORSIA E INIZIANO GLI ESPROPRI, PESARO RIMANE L'UNICA CITTA' A NON AVER DECISO NE' SUL SECONDO CASELLO NE' SULLE EVENTUALI OPERE COMPENSATIVE DA RICHIEDERE.
APPARE CONCRETO IL RISCHIO DI NON OTTENERE NULLA MENTRE NEL FRATTEMPO IL SINDACO METTE LE MANI AVANTI E AFFERMA "IL SECONDO CASELLO NON È PIÙ UNA PRIORITÀ"

Sembra profilarsi quello che da mesi avevamo sperato che non accadesse...
A forza di incertezze e di rifiuti a proposte concrete senza proporre alternative possibili, la nostra citta' rischia di vedere ancora una volta irrisolto il problema del suo deficit a livello di infrastrutture ed, in particolare, di lasciare inalterato ed anzi di incrementare, il problema del congestionamento della ss16 e del collegamento verso Fano che da decenni appare essere all'evidenza la principale problematica dal punto di vista viario ed ambientale della ns. città.

Mentre il Comune continua a glissare sulla questione del secondo casello,nessuno sà infatti a che punto sia la presunta richiesta di valutazione tecnica di fattibilità dell'ipotesi S.Veneranda presso il Cons. Sup. dei lavori pubblici, procede l'iter per la costruzione della terza corsia.
Mentre nel tratto sud delle marche sono iniziati i lavori per l'allargamento dell'autostrada, nel tratto Cattolica-Fano sono iniziati gli espropri dei terreni necessari all'allargamento del tratto in questione che interesserà 7-8 km di tracciato adiacente alla città di Pesaro con sbancamenti rilevanti su tutto il tratto cittadino, nuovo tracciato per 1km e nuova galleria nei pressi di Novilara-Trebbiantico.
Il progetto esecutivo non prevede la costruzione del secondo casello pesarese, ne della presunta "Nuova Montelabbatese" che avrebbe dovuto essere la controproposta del Comune in caso di rinuncia al casello, ne la bretella tra urbinate e montelabbattese che, ad ogni modo, dovrebbe farsi in quanto prevista da un decennio a carico della Soc.Autostrade.
Per quanto riguarda la bretella urbinate-montelabattese, sembra comunque che la stessa appaia utile solo in conseguenza della rinuncia del Comune al Casello "Pesaro Centro" in Via Solferino così come previsto da Soc. Autostrade che avrebbe permesso tranquillamente a chi arrivasse dalla montelabbatese e dalla provincia in generale, di entrare in A14 senza entrare in città.

Per quanto riguarda la "Nuova Montelabbattese" con tanto di nuovo asse di penetrazione dalla attuale Montelabbatese sino a Largo Ascoli Piceno, non sembra esserci nessuna reale speranza che l'opera venga finanziata da Soc. Autostrade come nessuna reale speranza vi è mai stata sulla costruzione della "complanare" Pesaro-Fano a spese dello Stato (ANAS) qualche tempo fa sbandierata da più di un politico locale.

Rimane dunque in sospeso la questione del secondo casello che, nell'ipotesi venga ritenuto tecnicamente fattibile a S.Veneranda, farebbe tremare più di un esponente dell'attuale giunta che, per non rischiare di dover render conto di una rinuncia a quel punto difficilmente comprensibile, ha già iniziato a sostenere come tale opera non sia necessaria per la città di Pesaro.
Dopo avere preso tempo affermando la necessità di attendere la valutazione tecnica di fattibilità da parte del Consiglio Superiore dei lavori pubblici, dopo avere rassicurato tutti confermando che sarebbe stato comunque il Consiglio Comunale a decidere la questione importantissma del secondo casello pesarese, il Sindaco di Pesaro ha infatti compiuto un salto in avanti chiarendo in modo esplicito, ed apparentemente definitivo, quello che già appariva essere il suo pensiero in materia.
Secondo Luca Ceriscioli, la costruzione del 2° casello pesarese a S.Veneranda, unica ipotesi attualmente rimasta in piedi, non sarebbe ad oggi una priorità per la città(e quindi se ne può fare a meno) visto che la utilità si sarebbe fortemente ridotta dopo la costruzione del 2° tratto dell'interquartieri.
Premesso che sarebbe curioso sapere quando mai il Comune di Pesaro ha considerato la costruzione di un secondo casello come una priorità, quello che appare a ns. parere difficilmente comprensibile è come si possa affermare che il problema del collegamento Pesaro-Fano non rappresenti al momento una priorità per la ns. città.
Come appare evidente il problema viario più importante, ormai da decenni, per Pesaro è proprio il congestionamento della SS16 che taglia in 2 la città e che, per quanto riguarda il collegamento con Fano, non ha alternative e non ne avrà ancora per decenni visto che non si è riuscito ad ottenere nè l'arretramento della A14, ne la complanare ne è previsto un collegamento tra l'attuale interquartieri e il nuovo casello di Fano Nord (al Fenile).

Quindi rinunciare al casello vuol dire rinunciare ad alleggerire la SS16 (creando un alternativa alla stessa per parte della città) e scegliere paradossalmente di aggravarlo perché con il casello di Fano Nord il parte del traffico proveniente da sud troverebbe più comodo uscire al Fenile saltando Fano città riversandosi sulla SS16 in direzione Pesaro.

Altresì danneggiati sarebbero anche i quartieri sud di Pesaro (oltre naturalmente al centro città tagliato in 2 dalla SS16) che, come Muraglia vedrebbero parte del traffico riversarsi ancor di più sulla bettola appesantendo ancor di più l'interquartieri (a 2 corsie) con conseguenze certamente più dannose che quelle che sarebbero derivate dalla costruzione del casello a S.Veneranda.
Senza considerare il fatto che, non costruendosi il casello di Pesaro Sud, la stessa amministrazione fanese sarebbe portata a riaffermare l'urgenza di una locale Interquartieri non limitata al programmato casello di Fano Nord, ma prolungata attraverso la collina litoranea fino alla SS16; di questa, per tutta la sua estensione a nord, risulterebbe così confermato ed accentuato il ruolo interurbano, con conseguenze negative sopratutto per il tratto pesarese, da Cattabrighe a Sottomonte.

Più di un dubbio fa sorgere anche l'affermazione secondo la quale il nuovo tratto dell'interquartieri nella zona Muraglia collegherebbe agevolmente l'ospedale di Muraglia con l'autostrada dato che è evidente che il collegamento ottimale tra l'ospedale di Muraglia e l'A14 sarebbe stato assicurato dal casello a S.Veneranda anche perché appare più che probabile che chi proviene da Sud difficilmente uscirebbe a campanara facendo altri 8 Km verso sud per raggiungere l'ospedale di Muraglia quando lo potrebbe tranquillamente raggiungere utilizzando la statale 16 o comunque uscendo a Fano Nord al Fenile che come tutti sanno avrà come suo sbocco ancora una volata il tratto pesarese della ss16.

Vista la situazione che si sta profilando speriamo che l'attuale amministrazione pesarese non perda l'occasione di avere finalmente una infrastruttura importante e senza costi a suo carico dato che è evidente che l'unica infrastruttura da sfruttare e l'A14 già esistente che, se non accessibile adeguatamente, porterà solo inquinamento alla città ormai prossima ai 100.000 abitanti senza avere nulla in cambio continuando a sopportare l'auotstrada come corpo estraneo alla città.
C'è il rischio dell'ennesimo fallimento che dopo il mancato arrrtramento dell'autostrada, il mancato finanziamento della complanare, il mancato ottenimento di opere di compensazione adeguate, porterebbe solo la masochistica rinuncia al secondo casello necessario per una città di 100.000 abitanti che, con tutto il tempo necessario, ha solo saputo dire no all'ipotesi finanziata e progettata da Anas, proponendo un casello tecnicamente non fattibile in Via Dei cacciatori per la vicinanza all'area di servizio esistente, e avviandosi a bocciare anche l'eventuale ipotesi S.veneranda senza saper indicare alcuna alternativa utile.
Quanto sopra appare grave soprattutto sapendo che, una volta che non si è riuscito ad ad ottenre l’arretramento dell’autostrada, non si riesce bene a capire come sia possibile individuare un luogo per il casello che sia lontano dall'abitato….a meno che non si voglia sostenere che tale opera non è una priorità sul presupposto che Pesaro, una città di ormai prossima ai 100.000 abitanti, non ha bisogno di sfruttare l'autostrada perché già dotata di infrastrutture sufficienti cosa che, all'evidenza, non risponde a verità.


Sembra tra l’altro paradossale che questa giunta Comunale riesca ogni giorno ad individuare LUOGHI DOVE COSTRUIRE EDIFICI DI OGNI GENERE ma non sia riuscita in 2 anni ad individuare un luogo dove costruire un casello autostradale assolutamente necessario alla città e tra l’altro a costo zero per la collettività pesarese….


Speriamo ad ogni modo che il tempo e l’amministrazione comunale ci smentisca e rimaniamo comunque fiduciosi affinché i nostri amministratori, di maggioranza ed opposizione, facciano veramente l'interesse della collettività tutta, e non solo di pochi, prendendo posizione chiara sulla questione in modo di potersi assumere ognuno le proprie responsabilità.